I comportamenti discriminatori possono manifestarsi in diverse forme, come commenti offensivi sulle capacità atletiche, sulla religione, sull’etnia, sulle convinzioni personali, sulla disabilità, sull’età o sull’orientamento sessuale. Possono tradursi in esclusione dalle attività di gruppo o in vera e propria emarginazione, con conseguenze negative sul benessere e sulla motivazione di chi li subisce. Parlarne con allenatori, dirigenti, familiari e con il Responsabile Safeguarding è un passo essenziale per affrontare e risolvere il problema.

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