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È terminata con un ottimo secondo posto l'avventura nella fase interregionale di Roma per la Rappresentativa sarda dei centri SAI nell'ambito del progetto RETE! – Refugee Teams”.
Dal 2015, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, con il supporto del Settore Giovanile e Scolastico, sviluppa il progetto rivolto ai ragazzi accolti nei progetti SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione), nelle strutture di accoglienza, nelle Comunità di Alloggio e nelle Case Famiglia presenti in tutto il territorio nazionale, per promuovere e favore l’interazione tra pari ed i processi di inclusione sociale e interculturale attraverso il calcio.
L’attività, che in 8 edizioni ha coinvolto oltre 6.000 minori stranieri, è finalizzata a utilizzare il calcio come strumento e veicolo educativo, formativo e di inclusione, promuovere comportamenti eticamente corretti attraverso l’educazione ai valori utilizzando l’attività sportiva come modello per la società civile, migliorare la comprensione dell'importanza dell'attività fisica e del suo impatto positivo sulla salute e sullo sviluppo sociale e creare un modello di integrazione.
Ai ragazzi provenienti dalla Sardegna guidati dal collaboratore del Settore Giovanile e Scolastico Sardegna Andrea Coiana, coadiuvato da mister Ciro Gallo - resta la soddisfazione per quanto dimostrato sul campo e la consapevolezza di aver vissuto una esperienza formativa e di confronto importante. Plauso anche dal Coordinatore Federale SGS Sardegna Fabrizio d’Elia che sottolinea l’importanza dello sport e del calcio come fattori di integrazione e di riscatto per le persone meno fortunate, e che il linguaggio comune del pallone sia un’occasione per rafforzare valori come la tolleranza e l’accoglienza.