Abbattere i pregiudizi e le barriere culturali per dare nuovo slancio allo sviluppo del movimento. Sofia Cantore e Arianna Caruso sono pronte a raccogliere il testimone da Sara Gama, che in oltre vent’anni di vittorie in campo e fuori ha contribuito a portare il calcio femminile in una nuova dimensione. “La prossima battaglia da portare avanti dovrà essere quella della parità di genere”, sottolineano le due Azzurre nella quinta puntata di ‘Il Futuro è Donna’, la webserie della FIGC che affronta diverse tematiche sull’empowerment femminile per contribuire a una crescita di consapevolezza dell’intera società.
“Come donne, non solo nello sport, abbiamo sempre dovuto lottare più dei maschi per ottenere delle cose che nel passato non erano affatto scontate - dichiara Cantore - Gama ha fatto tanto per le calciatrici e ora anche noi sentiamo il dovere e la voglia di aiutare le più giovani”. Come? Lavorando tutte insieme per ottenere le stesse opportunità - non gli stipendi - dei colleghi. “La parità è avere accesso alle loro stesse strutture e a determinati diritti che non ci vengono ancora riconosciuti - ha aggiunto Caruso - siamo fortunate perché oggi il calcio oltre ad essere una passione è anche il nostro lavoro. Ma dobbiamo continuare a lottare per avvicinarci ulteriormente agli standard del calcio maschile”.
Per fare un ulteriore step in avanti serve quindi un cambio di prospettiva a livello culturale. Una necessità che la neo-centrocampista del Bayer Monaco ha potuto toccare con mano nei suoi primi mesi in Germania. “Lì gli stadi sono pieni e sui social dei club non ci sono mai commenti negativi o sessisti. In Italia è vero che è un fenomeno che riguarda anche i maschi, ma nei nostri confronti non fa quasi mai riferimento alla prestazione quanto al fatto che non dovresti giocare in quanto donna. Quando ti confronti con un mondo del genere ci sono delle difficoltà, e io ci ho dovuto fare i conti anche se per fortuna i miei genitori mi sono sempre stati vicini”.
Il professionismo e il primo storico album Panini dedicato esclusivamente alle calciatrici, altra fondamentale svolta in termini di promozione di tutto il movimento, hanno permesso alle calciatrici di diventare sempre più riconoscibili, come atlete e come modelli positivi per le nuove generazioni. Una svolta accolta con felicità dall’attaccante della Juventus: “Quando ero piccola in molti si stupivano nel vedermi in un campo da calcio. I problemi se li fanno gli adulti, mentre i bambini vivono tutto in maniera più pura. Di recente sono stata invitata nella scuola elementare del mio paese ed erano tutti euforici nel vedermi. Seguono il calcio femminile, hanno le nostre figurine e iniziano a considerarci dei riferimenti, senza fare nessun tipo di discriminazione. È bello perché vuol dire che nel futuro c’è speranza”.
La sesta e ultima puntata della webserie sarà pubblicata giovedì 8 maggio.
Puntata 6
Tema: sessualità e scelte affettive
Annamaria Serturini e Rachele Baldi rispondono alla domanda “La sessualità e le scelte affettive sono rispettate nel vostro ambiente?”