“La sessualità e le scelte affettive sono rispettate nel vostro ambiente?”. È questa la domanda che fa da filo conduttore alla sesta e ultima puntata di ‘Il Futuro è Donna’, la webserie della FIGC che affronta diverse tematiche legate all’empowerment femminile per contribuire a una crescita di consapevolezza dell’intera società. Le protagoniste dell’episodio sono Rachele Baldi e Annamaria Serturini, quest’ultima visibilmente emozionata nel raccontare il suo amore per Giulia, con cui si è sposata nel giugno del 2024.

“È il punto fermo della mia vita insieme alla mia famiglia, ma all’inizio non è stato facile”, ammette senza nascondere la commozione l’attaccante dell’Inter - quando ho detto ai miei genitori che stavo con una donna abbiamo passato un periodo difficile perché loro vengono da un piccolo paesino dove c’è una mentalità chiusa”. Il timore per il giudizio gli abitanti di Gorno, comune di meno di 1500 abitanti in provincia di Bergamo, è però durato molto poco: “Gli ho spiegato che ero felice così e quando lo hanno capito hanno accettato tutto. Oggi sentono più Giulia di me”.

Una gioia, quella di ‘Sertu’, condivisa il giorno del ‘sì’ con amici e con molte delle sue colleghe, a cominciare proprio da Baldi. “Ero presente al matrimonio e vedendovi così felici non ti chiedi se poteva essere diversamente - sottolinea l’estremo difensore nerazzurro - rispetto al passato ci sono stati passi avanti e sono stati sconfitti alcuni stereotipi che c’erano nel nostro ambiente. In questo momento mi sento molto più libera di esprimermi”. Una sensazione di libertà paragonabile a quella che l’ha portata a scegliere il suo ruolo: “Mi sentivo così anche quando ero piccola e mi buttavo nel fango. Mi definisco un portiere d’attacco perché sono sempre stata irruenta, istintiva, e nel corso degli anni ho affinato questa caratteristica che è poi diventata il mio punto forte”.

Il segreto della sua compagna di club e di Nazionale è invece stata la voglia di arrivare. “Mia mamma, che è il punto fondamentale della mia vita, ha sacrificato il suo lavoro perché vedeva in me una ragazzina piena di sogni. Ogni giorno mi portava da Gorno a Brescia senza mai lamentarsi. Noi donne abbiamo quella grinta e quella determinazione che ci porta oltre. Per arrivare a un obiettivo dobbiamo faticare di più, ma lo facciamo con sudore: se vogliamo una cosa la portiamo a termine senza se e senza ma”.