Nascere in Colombia in una favela significa avere un solo obiettivo: sopravvivere. Con la criminalità che ti aspetta al varco per arruolarti. I genitori di Alex lo sanno, e quando scoprono le sue doti calcistiche, con coraggio, lo aiutano ad andarsene. È minorenne, ma è l’unica possibilità. Gira il Sud America giocando a calcio: Venezuela, Messico, Argentina. Ma è in Italia che trova oltre al campo di calcio anche l’affetto e il sostegno, come una seconda famiglia. Alex si ritiene un fortunato, ma non si adagia. Palla al centro e inizia un’altra partita, quella di costruirsi un futuro, magari come nutrizionista nel campo sportivo.
Alexander Mutis, il lato positivo
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Aggiornato, 13 marzo 2025