Fatima il calcio l’ha nel sangue e in Afghanistan, insieme alle sue amiche, ha potuto tesserarsi e iniziare a giocare in una squadra. Ma il ritorno dei talebani al potere, con i divieti, con la chiusura di ogni possibile futuro per una donna, l’ha costretta a scappare: perché Fatima voleva essere padrona del suo destino. Lasciare la propria terra, la propria casa, la famiglia, gli amici e avventurarsi in un mondo sconosciuto, dove si parla un’altra lingua, tutto per essere libera di vivere il proprio destino. In Italia ha trovato accoglienza a Firenze, dove ha ripreso a fare l’attaccante, con grinta, imparando l’italiano declinato in un toscano pieno di spirito. Attraverso il Progetto ReTe e la Unity Cup il calcio ha aperto tante porte. Oggi Fatima studia e si prepara per un futuro in cui spera di riportare la famiglia vicina a sé.
Fatima Haidari, il calcio è futuro
La calciatrice afghana si racconta al Refugee Teams
3 marzo 2025
Aggiornato, 13 marzo 2025