Le fasi finali del Refugee Teams 2024 hanno regalato un momento di grande emozione e profonda umanità. Durante l'evento, due giovani calciatori provenienti dal Gambia, Ibrahim e Mohammed, si sono ritrovati dopo molti anni di separazione. Da bambini, nel loro Paese d'origine, i due amici condividevano la passione per il calcio e giocavano insieme nei campetti del loro villaggio. Il destino, però, li aveva portati a percorrere strade diverse: entrambi avevano lasciato il Gambia per cercare un futuro migliore in Italia, ma si erano stabiliti in regioni diverse, Ibrahim in Liguria e Mohammed in Calabria. Nonostante la distanza e le difficoltà affrontate, il loro legame è rimasto forte. L'incontro a Coverciano, durante questo importante torneo, ha rappresentato un momento magico: il calcio, ancora una volta, si è dimostrato un linguaggio universale capace di unire e creare ponti, superando ogni confine geografico e culturale.

 

Durante le fasi finali del Refugee Teams 2024, due giovani calciatori gambiani, Ibrahim e Mohammed, si sono riabbracciati dopo anni di separazione. Amici d'infanzia nel loro Paese, erano stati costretti a emigrare e a vivere in regioni diverse d'Italia, Liguria e Calabria. L'incontro a Coverciano, sul campo da calcio, ha segnato un momento emozionante, simbolo del potere del calcio nel creare connessioni profonde e abbattere le distanze.